![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD57UiCBCSOMpVP3ihCtFIn6EIXFxIuQRWvfD14HC1dar7vrqbzqiGOJ-T89TKsWreP8s1CeVkkF6WeJCTbMXz3gjuZo1XH06Yra-VJcpfZ92JcQ7lm1ErrFl5goRWRNg1oGNIbfRbLHs/s200/46135.jpg)
Nel gennaio di quest'anno l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha disposto la sospensione di vendita e di utilizzo dei farmaci contenenti questa molecola a causa degli effetti collaterali, specialmente nei pazienti affetti da patologia cardiovascolari.
I dati di uno studio pubblicato questa settimana sul New England Journal of Medicine avvalorano ulteriormente la scelta operata dall'AIFA. Più che i numeri sono però le parole dell'editoriale che accompagna il lavoro scientifico a mettere forse la parola fine all'uso di questo farmaco: "E 'difficile individuare una motivazione credibile per mantenere questo farmaco sul mercato" scrivono infatti tre editors dell'autorevole rivista.
Full article: W.P.T. James and Others Effect of Sibutramine on Cardiovascular Outcomes in Overweight and Obese Subjects. N Engl J Med. 2010;363:905-917, 972-974.
Articolo su la Voce a cura del nostro gruppo
Nessun commento:
Posta un commento