martedì 30 dicembre 2008

Adattogeni Rodiola Stress e Fatica

La funzione degli adattogeni diversamente da quella degli eccitanti (es. ginseng) non è di stimolare ma modulare la risposta allo stress in modo da facilitare l'adattamento dell'organismo ai cambiamenti ambientali. La Rodiola Rosea è una delle piante con proprietà adattogene più conosciute, questa capacità viene confermata in uno studio pubblicato sul numero di novembre della rivista Planta Medica. Lo studio ben condotto (randomizzato, doppio cieco, placebo controllato e con gruppi paralleli) dimostra come la somministrazione di un estratto standardizzato di Rodiola Rosea è in grado esercitare un effetto anti fatica, aumentare le performance mentali (in particolare la capacità di concentrazione) e ridurre la risposta cortisolica allo stress. Il gruppo di studio erano pazienti affetti da "burnout" con sindrome da fatica.
Olsson EM, von Schéele B, Panossian AG. A Randomised, Double-Blind, Placebo-Controlled, Parallel-Group Study of the Standardised Extract SHR-5 of the Roots of Rhodiola rosea in the Treatment of Subjects with Stress-Related Fatigue. Planta Med. 2008 Nov 18.

mercoledì 24 dicembre 2008

Infertilità Maschile Selenio N-acetil Cisteina

E' in corso di pubblicazione sul Journal of Urology un interessante lavoro sull'infertilità maschile che valuta l'effetto di una supplementazione con Selenio e N-acetil cisteina (NAC). Lo studio è, a mio avviso, interessante da diversi punti di vista:
- per la sua qualità (doppio cieco, controllato con placebo, randomizzato)
- per il fatto che si misura l'effetto dei singoli integratori ma anche la loro associazione (sinergia)
- per la facile applicabilità nella pratica clinica (gli integratori in oggetto sono tra i più sicuri)
- per la vastità del problema (l'infertilità maschile è almeno pari a quella femminile)
In sintesi in base a questo studio l'associazione di Selenio (200 mcg) e NAC (600mg) migliora significativamente la qualità del liquido seminale (numero e motilità degli spermatozoi, percenrtuale di spermatozoi con morfologia normale).
Safarinejad MR, Safarinejad S. Efficacy of Selenium and/or N-Acetyl-Cysteine for Improving Semen Parameters in Infertile Men: A Double-Blind, Placebo Controlled, Randomized Study. J Urol. 2008 Dec 15.

lunedì 22 dicembre 2008

indice glicemico vs fibre

E' stato appena pubblicato su JAMA un lavoro che confronta gli effetti di due tipi di diete in soggetti affetti da diabete tipo 2:
dieta a basso indice glicemico vs dieta ad elevato contenuto di fibre.
Le conclusioni alle quali giungono gli studiosi sono che una dieta di 6 mesi in soggetti affetti da diabete tipo 2 se è basata su cibi a basso indice glicemico è (moderatamente) più efficace nel ridurre i valori di emoglobina glicosilata A1c e nell'aumentare i livelli di colesterolo HDL rispetto ad una dieta basata su cibi ad elevato contenuto di fibre, mentre non vi sono scostamenti significativi dei livelli di trigliceridi e proteina C reattiva.
Una domanda sorge spontanea: ma quale può essere il senso di uno studio che confronta due abitudini salutari come se l'una dovesse prevaricare l'altra e per quale motivo uno studio di questo tipo viene pubblicato su di una rivista così autorevole. Invito ad una lettura critica dell'articolo (che è free) spingendosi anche alle note finali (finanziamenti, affiliazioni ecc.).

David J. A. Jenkins; Cyril W. C. Kendall; Gail McKeown-Eyssen; Robert G. Josse; Jay Silverberg; Gillian L. Booth; Edward Vidgen; Andrea R. Josse; Tri H. Nguyen; Sorcha Corrigan; Monica S. Banach; Sophie Ares; Sandy Mitchell; Azadeh Emam; Livia S. A. Augustin; Tina L. Parker; Lawrence A. Leiter. Effect of a Low-Glycemic Index or a High-Cereal Fiber Diet on Type 2 Diabetes: A Randomized Trial. JAMA, 2008;300(23):2742-2753 [link]

domenica 21 dicembre 2008

heart–brain connection

Nella mia pratica clinica mi capita a volte di utilizzare un apparecchio di neurofeedback basato su di una particolare analisi della frequenza cardiaca che permette di monitorare la condizione psicofisiologica del paziente. Questa metodica si fonda sulla possibilita' che fra cuore e cervello vi sia una comunicazione bidirezionale e quindi una reciproca influenza. Questa nozione non è nuova, già nel 1863 Claude Bernard in una lettura alla Sorbona avanzò questa idea.
Uno special issuedal titolo "The Inevitable Link between Heart and Behavior: New Insights from Biomedical Research and Implications for Clinical Practice" della rivista Neuroscience & Biobehavioral Reviews fa il punto attuale degli studi in questo campo. Questo numero monografico è basato su di una serie di letture tenute presso l'Ettore Majorana Center for Scientific Culture in Erice nel 2007 ed è dedicato alla memoria del Prof. Alberto Malliani che è stato un pioniere in questo campo ma anche un docente capace di trasmettere il vero senso della medicina (ricordo ancora le sue lezioni quando ca. 15 anni frequentavo l'Ospedale Sacco di Milano).

mercoledì 17 dicembre 2008

Agopuntura e spasticità

Sono diversi i lavori sulle riviste cinesi che evidenziano l'effetto positivo dell'agopuntura sulla spasticità. Un recente lavoro (in pubblicazione sul Journal of the Neurological Sciences) sembra confermare ancora di più l'uso di questa metodica nel controllo della spasticità secondaria a ictus cerebrale. In questo studio è stata fra l'altro utilizzata a livello della testa una metodica particolare di agopuntura di superficie.

Effect of acupuncture treatment on spastic states of stroke patients

Zhao JG et al. J Neurol Sci. 2008 Oct 29.

sabato 13 dicembre 2008

Mandorle e salute

Sono sempre più numerosi gli studi che associano il consumo di mandorle ad un minor rischio cardiovascolare. L'effetto benefico delle mandorle veniva perlopiù associato ad una riduzione del colesterolo, recenti ricerche dimostrano però che l'assunzione di questi semi in forma integrale è in grado di ridurre l'ossidazione delle proteine LDL e di migliorare il metabolismo dei carboidrati con una riduzione della secrezione di insulina (soprattutto nel caso in cui si assumano alla fine del pasto).
Ecco alcuni recenti articoli:
Almonds reduce biomarkers of lipid peroxidation in older hyperlipidemic subjects.
Jenkins DJ et al The Journal of nutrition 2008;138(5):908-13

Effect of almonds on insulin secretion and insulin resistance in nondiabetic hyperlipidemic subjects: a randomized controlled crossover trial
Jenkins D.J. et al. Metabolism , Volume 57 , Issue 7 , Pages 882 - 887

mercoledì 10 dicembre 2008

Un rimedio tradizionale

Capita spesso nella mia pratica clinica che i pazienti riferiscano di aver sperimentato e trovato beneficio da antichi rimedi, in questi casi io non sono mai scettico in quanto ritengo che l'esperienza empirica in un campo complesso come la medicina sia molto importante. Così, dopo la giornata "universitaria" di ieri ritrovo la quotidianità nella lettura di questo articolo...

The effects of a hot drink on nasal airflow and symptoms of common cold and flu.
Sanu A, Eccles R. Rhinology. 2008;46:271-275

che arriva alla seguente conclusione: "una gustosa bevanda calda è un trattamento favorevole per il sollievo dei più comuni sintomi da raffreddamento e influenza."
In sintesi i ricercatori hanno somministrato ad un gruppo di pazienti la medesima bevanda (mela + ribes nero) calda o fredda. Come da tradizione la bevanda calda si è dimostrata più efficace nel ridurre i comuni sintomi da raffreddamento (naso che cola, tosse, starnuti, mal di gola, freddolosità, e stanchezza).

martedì 9 dicembre 2008

Chaperon

Se dovessi descrivere in poche parole cosa sono i chaperon direi semplicemente che sono proteine che assitono altre proteine nella loro funzione. La parola chaperon deriva dal francese e significa appunto persona di compagnia.
L'argomento mi interessa in quanto le chaperonine intervengono in una moltitudine di processi e si suppone che svolgano un ruolo chiave nella resistenza cellulare agli stressor e quindi anche nei processi di invecchiamento.
Oggi sull'argomento ho assistito ad un seminario tenuto presso l'Istituto Neurologico Besta di Milano dal Prof. AJ Macario (University of Maryland di Baltimora) un vero esperto nel campo dei chaperon. L'argomento è abbastanza complesso ma alcune applicazioni stanno già passando dai laboratori alla pratica clinica e quindi in previsione la cosa si fa ancora più interessante.
Uno degli ultimi lavori del Prof. AJ Macario lo trovate a questo link (PDF free).
Ann N Y Acad Sci. 2007 Oct;1113:178-91.
Chaperonopathies by defect, excess, or mistake.
Macario AJ, De Macario EC.

e per chi vuole spingersi oltre ecco un articolo del gruppo di Csermely del 2008, ma purtroppo questo non è free

Systems Biology of Molecular Chaperone Networks


lunedì 8 dicembre 2008

L'agopuntura è superiore ai farmaci nel trattamento della cefalea cronica

La cefalea cronica è una malattia che spesso porta ad un abuso di farmaci.
Chronic daily headache with analgesic overuse: Epidemiology and impact on quality of life
Neurology - Volume 63, Issue 7 (October 2004)

L'approccio integrato al paziente cefalgico prevede spesso l'utilizzo dell'agopuntura.

Un articolo pubblicato nel numero di dicembre di Anesthesia e Analgesia avvalora ulteriormente questa pratica.

Acupuncture for the Management of Chronic Headache: A Systematic Review
Anesth Analg 2008; 107:2038-2047
Sun Y GanTJ
Duke University Medical Center, Department of Anesthesiology
CONCLUSION: Needling
acupuncture is superior to sham acupuncture and medication therapy in improving headache intensity, frequency, and response rate.

PUOI VEDERE QUI' L'ABSTRACT

domenica 7 dicembre 2008

sabato 6 dicembre 2008

Allostasi e invecchiamento















Modello psicofisiologico dell’invecchiamento.

Il concetto di allostasi aiuta a capire come esperienze patogenetiche e salutogenetiche si intersecano nel corso del ciclo di vita determinando la condizione di salute dell'individuo.

Articolo Bioscience Hypotheses

Apro ufficialmente il mio blog dedicato al concetto di allostasi con la pubblicazione di un mio articolo che avanza l'ipotesi di applicare anche a livello cellulare questo paradigma.
Cellular stress response: From homeostatic to allostatic perspective.
Clicca quì per vedere l'articolo.