domenica 10 aprile 2011

Ippocampo, stress e esercizio fisico.

Tweet of the Week

Neurogenesi ippocampale: possibile via di come l'esercizio fisico contrasta lo stress.

Yau, S-K.; Lau, B. W-M.; So, K-F. Adult Hippocampal Neurogenesis: A Possible Way How Physical Exercise Counteracts Stress. Cell Transplantation 20(1):99-111; 2011.

lunedì 28 febbraio 2011

Esercizio fisico elisir di lunga vita

Ringiovanimento sistemico mitocondriale grazie all'esercizio aerobico. Un approccio terapeutico efficace per mitigare la disfunzione mitocondriale nell'invecchiamento e le comorbidità correlate.

Un lavoro in corso di pubblicazione su PNAS mostra come l'esercizio di resistenza sia in grado di:
indurre biogenesi mitocondriale
impedire la deplezione del DNA mitocondriale e le sue mutazioni
aumentare la capacità ossidativa mitocondriale e la funzionalità della catena respiratoria
restaurare la morfologia mitocondriale
ridurre i livelli patologici di apoptosi

Nell'insieme questi adattamenti sono in grado di conferire una completa protezione fenotipica, ridurre le patologie multisistemiche e impedire la mortalità prematura degli animali utilizzati nello studio (mtDNA mutator mouse)

In particolare ogni tessuto ed ogni organo esaminato era migliore nei topi sotto esercizio rispetto a quelli sedentari, compresi pelle, capelli, ovaie, testicoli, milza, reni e fegato oltre ai muscoli. Nei non allenati il cervello era ridotto e il cuore allargato, ma erano di dimensioni normali in chi si allenava.
I ricercatori nel commentare i risultati evidenziano come l'effetto anti-aging dell'esercizio fisico sia stato "senza precedenti" e ha protetto ogni parte del corpo.

Reference:
Endurance exercise rescues progeroid aging and induces systemic mitochondrial rejuvenation in mtDNA mutator mice. February 22, 2011, doi: 10.1073/pnas.1019581108. PNAS

domenica 30 gennaio 2011

Camminare e perdere di peso, un accoppiata vincente.

La limitazione della mobilità ha effetti profondi sulla salute e il benessere ed è molto comune tra gli adulti più anziani con disturbi cardiovascolari e cardiometabolici.
Una ricerca condotta presso la Wake Forest University ha scoperto che il più semplice degli esercizi, il cammino, abbinato alla perdita di peso può migliorare la mobilità di ben il 20% negli anziani, obesi e cardiopatici.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine, è stata condotto per un periodo di cinque anni su di un totale di 288 partecipanti. I ricercatori hanno trovato che la combinazione di perdita di peso e attività fisica funziona meglio per contribuire a garantire salute e funzionalità durante l'invecchiamento.

Per misurare la mobilità è stata adottato il parametro "camminata di 400 metri". Questa è una misura ampiamente usata negli studi sulla disabilità perché per chi non può camminare per questa distanza il rischio di perdere l'indipendenza aumenta drammaticamente.

Reference
W. Jack Rejeski; Peter H. Brubaker; David C. Goff Jr; Lucille B. Bearon; Jacquelyn W. McClelland; Michael G. Perri; Walter T. Ambrosius. Translating Weight Loss and Physical Activity Programs Into the Community to Preserve Mobility in Older, Obese Adults in Poor Cardiovascular Health. Arch Intern Med, Jan 2011

venerdì 7 gennaio 2011

Esercizio fisico e tè verde contro demenza e tumori.

Una sola sessione settimanale di esercizio fisico di resistenza può essere sufficiente per incrementare e mantenere le funzioni cognitive esecutive durante la terza età, con riduzione inoltre dei costi sociali. 
 “Sustained Cognitive and Economic Benefits of Resistance Training Among Community- Dwelling Senior Women: A 1-Year Follow-up Study of the Brain Power Study.” Jennifer C. Davis; Carlo A. Marra; B. Lynn Beattie; M. Clare Robertson; Mehdi Najafzadeh; Peter Graf; Lindsay S. Nagamatsu; Teresa Liu-Ambrose. Arch Intern Med, Dec 13/27, 2010; 170: 2036 - 2038.

Nei pazienti affetti da tumore alla prostata una adeguata attività fisica (> di 3 ore alla settimana) riduce la mortalità cancro-correlata del 61%. 
"Physical Activity and Survival After Prostate Cancer Diagnosis in the Health Professionals Follow-Up Study," Stacey A. Kenfield, Meir J. Stampfer, Edward Giovannucci, June M. Chan, Journal of Clinical Oncology, online January 4, 2011.

Le sostanze benefiche presenti nelle foglie del tè verde si attivano ancor di più con l'azione dei succhi digestivi. In particolare i polifenoli così attivati proteggerebbero dall'insorgenza dell'Alzheimer, altre forma di demenza oltre ad avere un effetto di prevenzione dei tumori
"In vitro protective effects of colon-available extract of Camellia sinensis (tea) against hydrogen peroxide and beta-amyloid (Aβ(1–42)) induced cytotoxicity in differentiated PC12 cells" E.J. Okello, G.J. McDougall, S. Kumar, C.J. Seal. Phytomedicine, In Press, Corrected Proof, Available online 22 December 2010