sabato 18 settembre 2010

Stile di vita e non staminali per le malattie cardiovascolari. Prevenire è curare.

Questa settimana ho commentato per il quotidiano la Voce la notizia dell'accordo tra l`Harvard Medical School di Boston e l’IRCCS Policlinico San Donato per la creazione di un nuovo laboratorio biochimico per la ricerca sulle cellule staminali per la cura delle patologie cardiache. Per curiosità ho voluto vedere come questa notizia fosse riportata su altri siti e quotidiani, ecco i risultati:
- tutti sottolineavano i grandi progressi della medicina rigenerativa
- tutti evidenziavano le possibilità offerta dalle cellule staminali
- nessuno spendeva una riga per informare sulla vera causa delle malattie cardiovascolari.
Questa tipo di informazione rappresenta una disinformazione. Si viene portati a credere che possa esistere una procedura medica in grado di guarire dalle malattie cardiache come se tutto potesse tornare nella normalità. Non è vero. L'evento cardiaco, nella stragrande maggioranza dei casi, rappresenta la punta di un iceberg di una disfunzione diffusa dell'endotelio la quale può essere corretta solo con uno stile di vita salutistico.





Caldwell B. Esselstyn, Jr., MD
"Il trattamento interventistico e farmaceutico della malattia coronarica si traduce in una significativa mortalità, morbilità e in una spesa insostenibile. Né la procedure chirurgiche, né i farmaci che le accompagnano trattano la causa. Le terapia standard per la malattia coronarica non sono altro che palliativi...
Vi è un consenso diffuso che la dieta occidentale, gli oli trasformati, farina bianca, latte e carne provochino una progressiva disfunzione endoteliale, la diminuzione di ossido nitrico, un aumento delle molecole di adesione vascolare, un aumento della perpermeabilità endoteliale, l'ossidazione delle lipoproteine a bassa densità, la formazione di foam cell, la generazione di specie reattive dell'ossigeno e la rottura della placche con i conseguenti eventi clinici."


Il virgolettato è tratto da un articolo pubblicato questo mese sull'American Journal of Cardiology dal dott. Esselstyn, pioniere del trattamento delle malattie cardiache con la modifica dello stile di vita. Il titolo dell'articolo, volutamente provocatorio, accomuna la terapia attuale delle malattie coronariche alla mastectomia radicale (procedura chirurgica invasiva poi rivelatasi nella maggior parte dei casi inutile).


Esselstyn CB. Is the Present Therapy for Coronary Artery Disease the Radical Mastectomy of the Twenty-First Century? American Journal of Cardiology 106,6,902-904;2010

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