Un modello di dieta basato su cibi raffinati rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di depressione.
In uno studio condotto condotto su 3.486 soggetti di mezza una maggiore probabilità di sviluppare depressione è risultata essere associata con il consumo di una dieta basata prevalentemente su cibi raffinati (dessert zuccherati, alimenti fritti, carni lavorate, cereali raffinati, prodotti di lattiero-caseari grassi) (OR = 1,58), mentre una dieta basata su cibi integrali e poco lavorati (ortaggi, frutta e pesce) è associata ad una diminuzione del rischio di depressione (OR = 0,74).
MIO COMMENTO
Questi risultati ribadiscono l'importanza della dieta e il suo impatto sui disturbi dell'umore come la depressione. Una volta stabilito questo rapporto rimane però il dubbio che le persone destinate a diventare depresse potrebbero diventare prima inclini a mangiare cibi più raffinati come compenso all'iposoddisfazione. Risulta però corretto attribuire ad una dieta salutistica un effetto protettivo.
"Dietary pattern and depressive symptoms in middle age."
Tasnime N. Akbaraly, Eric J. Brunner, Jane E. Ferrie, Michael G. Marmot, Mika Kivimaki, and Archana Singh-Manoux.
The British Journal of Psychiatry, Nov 2009; 195: 408 - 413.
Nessun commento:
Posta un commento